Parlare di alimentazione non vuol solo dire considerare i cibi, ma anche i processi fisiologici con cui questi cibi vengono trasformati, assimilati ed eliminati dal corpo umano e cioè parlare della digestione.
La prima cosa da fare è quindi stimolare l’appetito, che in senso energetico vuol anche dire stimolare l’attivazione di ciò che servirà poi alla digestione. Da un punto di vista di cibi abbiamo alcune categorie che soddisfano questo criterio e che quindi potremmo definire “aperitivi”, nel senso etimologico della parola che deriva dal latino “aperire” e cioè aprire:
• le spezie, che in quanto piccanti tendono a muovere, e la digestione richiede movimento;
• le radici e i tuberi, che come vettore energetico abbassano e la digestione è un processo di discesa;
• il sapore acido, poiché l’acido abbassa e astringe e favorisce quindi i processi digestivi;
• cibi duri, che richiedono masticazione, in quanto la masticazione in sé è un processo che stimola la digestione.
Questi cibi devono essere presenti in quantità limitata e devono essere seguiti dal pasto vero e proprio, poiché stimolano in particolare quello che definiremo “Fuoco di Stomaco” che serviranno a digerire il pasto. Il loro consumo eccessivo, soprattutto se non seguito dal pasto vero e proprio, tende infatti a causare un eccesso di Fuoco di stomaco che oltretutto non viene poi “placato” dal consumo del pasto vero e proprio.
Bibliografia
Dietetica Cinese, L. Sotte, M. Muccioli, M. Piastrelloni, A. Matrà, A. Bernini, E. Naticchi, CEA
Alimentazione taoista in medicina cinese, F. Bottalo, a. Aiuto, Xenia Edizioni