L’alimentazione deve essere regolare in quantità, evitando privazioni ed eccessi: è meglio alzarsi da tavola quando non si è del tutto sazi.
Nutrirsi, però, con una quantità di cibo troppo scarsa determina una carente formazione di Qi e Sangue, con lo sviluppo sempre crescente di uno stato di deficit. La diminuzione dell’energia difensiva espone, così, la persona all’aggressione dei fattori climatici esterni, con possibile sviluppo di patologie correlate.
Se l’alimentazione continua ad essere carente, si sviluppa anche un deficit del Sangue, con mancato nutrimento del corpo: i muscoli si assottigliano, la pelle avvizzisce, i capelli si diradano e il corpo scivola in uno stato di deperimento progressivo.
Al contrario, una quantità eccessiva di alimenti non consente alla Milza di svolgere le sue funzioni metaboliche di trasporto e trasformazione, mentre nello stomaco i cibi iniziano a ristagnare: la digestione diventa lenta e difficile e compaiono distensione gastrica e addominale, con sensazione di pienezza.
Bibliografia:
Le basi della medicina cinese di Massimo Muccioli
I fondamenti della medicina cinese di G. Maciocia,
Dietetica cinese di Muccioli, Sotte, Piastrelloni, Matrà, Bernini, Naticchi