
Tai Chi: meditazione in movimento.
Profondo conoscitore delle filosofie orientali, Franco Battiato ha voluto portare con sè sul palco del Festival di Sanremo nel 1999, proprio una maestra di Tai Chi Chuan.
Non solo la musica di questo eclettico personaggio, ma proprio i testi delle sue canzoni, riflettono i suoi svariati interessi, tra i quali la meditazione orientale ricopre un ruolo fondamentale.
Testi profondi, che spingono alla riflessione, alla ricerca interiore del senso delle cose, della vita.
“…..Dobbiamo imparare a dare più importanza alla meditazione che alla ritualità dei gesti comuni….Quando mi accorsi che non ero capace di comandare il mio corpo, non ho più abbandonato la ricerca spirituale. In questi anni ho incontrato molte verità, ho girato monasteri di tutto il mondo apprendendo le diverse tecniche di meditazione spirituale. Mentre per lo studio di uno strumento tutti sono concordi nel ritenere che sia indispensabile il rigore, pochi riconoscono l’importanza del rigore nella ricerca interiore. I mistici sono, invece, la razza più intelligente che conosca. Oggi sono capace di concentrarmi nel silenzio, è una sensazione che diventa materia. L’abbandono totale non sempre consente una completa sintonia con l’esterno. E’ necessario ascoltare gli altri, solo così possiamo comprendere la vera musica. La meditazione è importante. Il giudizio di un singolo ti può devastare, quello della collettività ha un valore effimero. Un Battiato, quindi, che ha maturato in questi anni un diverso rapporto con la musica. Solo i cretini non cambiano pensiero. La musica per me è uno strumento per raggiungere certi livelli spirituali, ma non sono d’accordo con chi vuol accomunare tutto nella categoria del sublime. Preferisco vivere ritirato oggi, faccio quasi fatica a uscire……” (tratto da:la Stampa-28.8.1990)
Un enneagramma in movimento nelle sue parole e nelle sue canzoni, come in questa, che vi proponiamo di ascoltare assieme.