Il corpo umano è pensato come un recipiente che può contenere una determinata quantità di sostanze: se è pieno di Qi e forza vitale nulla può penetrarlo, ma se presenta zone “vuote” queste possono essere riempite e abitate dai patogeni.
La costituzione individuale, con i suoi punti forti e deboli, facilita la creazione di questi “vuoti” in definiti distretti corporei, perciò incide in modo importante nell’espressività dei patogeni e della malattia.
Lo stato del Qi è dunque il fattore interno più importante nel determinare il possibile sviluppo di una malattia.
Come possiamo allora aumentare il nostro Qi?
La dietetica, agli esercizi di Qigong ed il Tai Chi Chuan costituiscono parte dell’insieme di tecniche offerte ancora oggi dalla medicina cinese a salvaguardia e recupero del benessere psicofisico.
Tanto più un cibo è fresco, non deteriorato dalla conservazione nel tempo, tanto più è ricco di Jing (essenza), vitalità).
Quando si assume un cibo che contiene molto Jing, tanto più puro sarà il Qi (energia) che si formerà.
Con la pratica del Qigong si mette in moto la propria energia, affinché si attivi un processo d’integrazione e trasformazione tra il “soffio” acquisito, di provenienza esterna (principalmente assorbito dal cibo e inalato col respiro) e quello interno, innato, trasmessoci all’atto del concepimento.
L’attenzione viene posta sulla «rilassatezza» delle masse muscolari che, proprio perché toniche, elastiche, non irrigidite e congestionate, permettono al Qi di fluire pienamente e realizzare compiutamente ogni gesto.
La pratica attenta e costante di queste tecniche, grazie alla loro morbidezza, alla circolarità e alla lentezza con cui vengono eseguite, rende il corpo più agile e armonioso, migliora la postura ed ha un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla circolazione, migliorando la salute globale di corpo, mente e spirito.
Bibliografia:
Le basi della medicina cinese di Massimo Muccioli
I fondamenti della medicina cinese di G. Maciocia,
Dietetica cinese di Muccioli, Sotte, Piastrelloni, Matrà, Bernini, Naticchi